Nel cuore di una palude illuminata dalla luna, un inquietante bagliore illuminava un gigantesco mostro mantide. La sua forma colossale, simile a una versione contorta del suo parente insetto, incombeva sul paesaggio. L'esoscheletro della creatura era un bianco stark, contrastante contro lo sfondo fangoso. Con più gambe sbattute in ogni direzione, sembrava quasi umana, ma inconfondibilmente mantide. Lo sguardo, chiuso sullo spettatore, portava un'inquietante intelligenza. Nell'angolo della palude, due figure potrebbero essere viste: una donna spaventata e il mostro mantide gigante. Il pene affusolato della bestia aveva invaso il suo spazio, il suo atto innaturale che torceva il mondo naturale in modi che deformavano la ragione.