In dim light: il viaggio di un sub attraverso viste multiple

Alla luce della sua stanza, un'immagine generata dall'intelligenza artificiale di una donna timida e sfocata con una figura di vetro d'ora distesa sul suo letto. I suoi fianchi larghi erano slick con sudore mentre si masturbava ansiosamente, la sua bocca si allungava aperta in un mughetto, ripieno di cazzo. Stava gasteggiando e collassando, arcitando la schiena, dita scavando nelle lenzuola bagnate. I suoi occhi si sono smaltati mentre scuoteva un orgasmo, tremori scuotendo la sua piccola cornice. Il suo corpo ha tremato, ancora catturato nei throes di piacere, soffocando in aria, incapace di pronunciare un suono. Tuttavia, in più punti di vista, è stata elogiata per la sua prodezza sottomessa, il suo stato di buona ragazza rinforzato.