Nelle sale tranquille di un antico museo, l'immagine generata dall'AI si è fatta vivo. La Venere di Milo, un capolavoro senza tempo, si leva, le braccia ora scolpite nella perfezione del marmo. I suoi grandi seni erano un testamento di grazia femminile, e lei ha posato nudo come se invitante ammirazione. Al suo fianco, una nuova statua era stata realizzata - una replica perfetta, fino al minimo dettaglio, anche con una vagina rasata. Lo sfondo affilato accentuava il netto contrasto tra passato e presente.